Guanti monouso

Guanti monouso

Nelle ultime settimane ci sono stati accesi dibattiti sull’utilizzo dei guanti, per proteggersi dal contagio da coronavirus. Alcuni esperti dichiarano che non siano così indispensabili, in quanto sia meglio lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone. Allo stesso tempo l’Istituto Superiore di Sanità afferma che sono utili, per evitare il contatto in alcuni contesti.

Facciamo chiarezza. I guanti sono importanti per non toccare superfici contaminate, tuttavia è ovvio che dopo è essenziale lavare e disinfettare le mani con prodotti appositi, per effettuare una detersione e una igienizzazione complete. In alcune situazioni sono davvero fondamentali, ad esempio per andare a lavorare, per stare in zone di rischio o assistere parenti anziani.

Come usare i guanti

Come dimostrano medici e infermieri, che stando tutto il giorno a contatto con pazienti positivi al coronavirus usano guanti, mascherine e occhiali protettivi, le protezioni per le mani aiutano per non costringere a lavarsi le mani in continuazione. Ciò non toglie che sia necessaria un’adeguata igienizzazione delle mani quando possibile, allo stesso tempo in alcune situazioni non si riesce a farlo con troppa frequenza.

I guanti vanno indossati evitando il contatto con il rivestimento esterno, toccando soltanto i bordi e inserendoli nelle mani delicatamente, facendoli aderire perfettamente alla pelle. Dopodiché vanno usati finché non si sporcano o non si contaminano, quindi vanno gettati via nel cestino della raccolta indifferenziata, assicurandosi che si tratti di un contenitore chiuso.

Tra le precauzioni da prendere non bisogna mai toccati il viso o altre parti del corpo, evitando anche il contatto con i vestiti e le superfici contaminate. L’uso è sempre limitato allo scopo, quindi se si adoperano per andare al supermercato dopo vanno buttati, lo stesso vale per la guida in auto o altre situazioni simili. Questi prodotti sono monouso, anche quando non indicato dal produttore, in quanto in condizioni di emergenza non bisogna mai utilizzare più volte i guanti.

Coronavirus: quando bisogna usare i guanti?

Le nuove regole indicate dal DPCM del 9 marzo 2020, obbligano tutti i lavoratori a usare guanti e mascherine. Ciò è indispensabile anche per il personale medico-sanitario, per chi assiste gli anziani, i volontari, le persone che si occupano della pulizia e in ogni situazione si vuole evitare il contatto con rivestimenti potenzialmente contaminati. Naturalmente prima di indossare i guanti e dopo il loro uso è importante lavarsi le mani.

Come scegliere i guanti giusti?

In commercio si possono trovare tantissimi modelli differenti di guanti, tuttavia è importante acquistare dei prodotti resistenti e monouso. I guanti riutilizzabili sono quelli più robusti, ad esempio i modelli per lavare i piatti, tuttavia costano di più e quindi costringono a uno spreco maggiore e un dispendio economico elevato, in quanto non è possibile usarli più volte.

Meglio optare per i guanti monouso tradizionali, purché non siano quelli extrasottili, troppo fragili e delicati. Al contrario vanno benissimo i guanti in lattice, un materiale naturale piuttosto sicuro, altrimenti per chi fosse allergico sono un’ottima soluzione anche i guanti in nitrile, i quali consentono anche il contatto con gli alimenti.

Prima di comprare i guanti è necessario prestare attenzione alla taglia, affinché la protezione non rimanga troppo stretta o eccessivamente larga. Quelle principali sono le misure S (piccola), M (media) e L (grande), con alcune taglie intermedie come la XL o la XS.

Quanto costano i guanti monouso

Nonostante un generale rincaro dei prodotti per l’igiene, il prezzo dei guanti monouso è abbastanza contenuto, con un costo in media di 5 euro per 100 unità per i modelli più fini, oppure circa 15/17 euro ogni 100 pezzi per quelli più spessi. Per un uso intensivo ci sono anche i guanti ultrasottili, con un prezzo di circa 12 euro per 1.000  unità.